martedì 17 marzo 2009

Ultrasuoni Cap.2

Allora, la domanda è:
Come scoprire il vero esemplare di "Batman"?
Beh, un modo ci sarebbe. Inutili le indagini poliziesche o giornalistiche, gli scoop o le elugubrazioni di qualsiasi tipo. Il metodo più sicuro e immediato, probabilmente l'unico efficace nel far saltar fuori la natura del "pipistrello", è comunemente detto "momento dell'azione": ovvero quella particolare situazione critica della vita (di una città, di un individuo, di una comunità) in cui le parole sono inutili, anzi dannose, e l'unico movimento sensato di mandibola e mascella è il loro avvicinamento a formare una massa contratta e resistente, uno scudo. Sì, in questi casi serrare la mascella (e resistere) è la prima mossa da fare, il primo passo per scostarsi dall'abisso della paura e della disperazione, per trattenere le lacrime. L'azione comprende numerose componenti e fasi interne, non descrivibili nè filmabili in maniera esauriente - non è mica finzione nè tantomeno backstage-; è estremamente complessa, ma, in qualche raro caso, lascia un'impressione indelebile, un flash, che ne sintetizza forse il motivo clou, che ne abbozza i contorni, il raggio di "azione", appunto. Per l'azione tipica di Batman questa sensazione è data dalla parola "giocare" (dal tema del gioco), in quanto la maggior parte delle avventure di Batman rivela la dinamica del partecipare a un grande, complesso e pericoloso gioco (che per l'espressione da duri "Volete giocare? E giochiamo pure!" si siano ispirati all' Uomo Pipistrello? Non è dato saperlo). I suoi avversari infatti hanno tutti un qualcosa di "pupazzesco". Si tratta di pupazzi cresciuti e deformati, principi di macabre burle e ingegnosi giochetti: dalle carte del giullare Joker (e dai campanellini della sua spalla Harley Quinn -con pronuncia Harlequin, ovvero Arlecchino-) agli intricati indovinelli dell'Enigmista, dalla mania per festività e ricorrenze (giorni di allegria) propria dell'Uomo Calendario e di Festa allo scarabocchio che chiude ogni "partita" dell'Impiccato. Anche lo Spaventapasseri, con la sua maschera da fantoccio, e il gommoso e "truccato" Pinguino rientrano in questa farsa schizoide, in cui un ruolo tra i protagonisti (seppur con brevi apparizioni "teatrali", o meglio "teatrinali") se l'è ritagliato anche il Ventriloquo, signore dei pupazzi e dei burattini, tra i quali spicca il suo doppio, la marionetta Scarface, con il suo ghigno a scatti. Da sempre i nemici hanno ironizzato sull'espressione seria dell'Uomo Pipistrello: "Perchè sei così serio?" è un topos degli incontri di Batman con i criminali, le cui orribili risa hanno scosso dalle fondamenta i palazzi di Gotham. Il loro specchio deformante adagiato alle porte della città ha condotto gli abitanti in una spirale di delirio e paura e trasformato Gotham City in un carillon degli orrori. La stessa figura di Batman è forse nata grazie e in risposta ai "criminali balocchi" (come li ha definiti il Gotham Post): travestimento, reazioni violente, sviluppo della tecnica circense dell'escapologia mostrano il coinvolgimento di Batman in questo maestoso Luna Park, mentre il costume nero (invece dei terribili colori luminosi e sgargianti degli indumenti dei crudeli clown), il possesso di cuore e cervello in contemporanea e la serietà rappresentano forse lo scarto più evidente tra lui e i malvagi, o per lo meno il tentativo operato da lui per distinguersi da loro. Solamente congiungendo questi due opposti tasselli (manie e intenzioni di Batman) si può capire perchè il "cavaliere vestito di nero" è il solo che possa far fronte a questo esercito di folli "cartonati". Immedesimazione e distacco, ovvero il gioco della molla: questo è il trucco!
Questo succinto studio di ludologia criminale (pubblicato da Susan Fox allo scopo di contrastare la fama e di negare i risultati della ludoterapia) comparato con la postilla sul comportamento del pipistrello in gabbia (munita di ruota per criceti) ha il solo scopo di mostrare che per far uscire allo scoperto Batman c'è bisogno di coinvolgerlo in un bizzarro e spassoso gioco cittadino.E chi meglio dei vecchi nemici- ora rinchiusi nel manicomio criminale di Arkham- è capace di organizzare "giochi di società"?
Un clank improvviso spalancò la porta blindata numero 9.
I capelli verdi sorvolarono la camicia di forza in una mossa repentina e, schivando le spalle incurvate, lasciarono trasparire un profilo aguzzo.
Il rossetto si sollevò ancor di più a un lato della sua bocca e si udì un sibilo...... "hi-hi-hiia-hiia-hiiaaaa...."

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