giovedì 19 marzo 2009

Nostalgia

Ti ho detto di aver comprato il carillon all'entrata del porto,
giù a Vannes.
E non mi credi. Sai bene che l'ho fatto per te con le mie mani,
pazientemente.
Ho riprodotto persino il modo in cui la Hepburn mi stringeva forte,
nel 1950,
quando sgommando le mostravo i viali di Roma
che l'avrebbero portata al successo
tre anni dopo.
Ora perchè piangi? Guardami.
No, non preoccuparti, non voglio convincerti a sposarmi, bella.
Sarebbe tempo perso; purtroppo hai altri progetti.
E' un regalo e basta. Di addio. Ti lascio libera,
come un tempo, quando ci incontrammo
su un tipico prato della Loira. Al sole.
Cosa?!
Vuoi restare con me ma sei gelosa della Hepburn!?
Ma Cristo Santo, stiamo parlando di Audrey Hepburn!
Non è mica colpa mia se da giovane -e sconosciuta-
ha scelto di fare l'amore con me!
Sì, ma certo che la tua pelle è più chiara. E la tua pronuncia migliore.
Ti avrei scelta anche se Lei fosse viva. Non ho dubbi.
Ora però prendi il tuo foulard che mi piace tanto.
Sciacquati il viso e non pensare a nulla. Vieni,
dài.
Andiamo a farci un giro in Vespa: ho tante cose da raccontarti.

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