domenica 21 novembre 2010

Gilberto

Così immagino e ricordo.
Guardando un incontro di boxe
a notte fonda
non ti curavi del silenzio circostante
perché riuscivi a concentrare l'attenzione
su gesti automatici, eleganti:
accendere una sigaretta, ascoltare il den den
che scandisce ogni ripresa,
spostare il posacenere, appoggiare lentamente il corpo
al tuo posto, a sinistra
sul divano.
Tutto qua?
La vita semplice.
La vita semplice
mi ripeto
quando mi rigiro nel dormiveglia, nervoso
alla ricerca
del sonno
o di qualche incontro da combattere,
di una sigaretta
o del mio posto.
Ripenso a quando rientravi a casa di nonna,
al crepuscolo.
La stufa crepitava.
I soldatini si fermavano
e voltavano.
Nonna, anche se non lo dava a vedere,
era più tranquilla. E felice.
Bruscamente,
tornava la calma.
Tutto al proprio posto.
Sì, la vita semplice
è tutto.

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