venerdì 8 maggio 2009

La porta B/N

Esamino tranquillo materia e pensiero.
Vortici. Bolle.
Da quel gulp cosmico
a volte
proviene, calda,
una voce che mi chiama,
per scatenare una forza spaventosa,
per braccia così esili.
Ascoltami.
Il mio dito si piega
gracchiando
senza spezzarsi.
Sono più elastico.
Grazie. Prego.
E tremo come una folgore
che sta tornando al cielo
di rimbalzo-
e non teme più l'artiglio
vendicativo.
Ziiip.
Mi riconosci?
ROOOOOORSCHACH!
Già.

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